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Oggi in molti cercano di realizzare un video virale, ma chi ci prova capisce poi che non è facile come si potrebbe pensare. L’idea giusta spesso non basta e il web è congestionato da video di ogni tipo.
Abbiamo chiesto il parere di Luca Coltri, esperto professionista e sperimentatore appassionato di video da molti anni.
Ciao a tutti, mi chiamo Luca Coltri e sono un “Videomaker” o, se preferite, “Filmmaker” da quasi 20 anni.
È un mestiere molto particolare dove è richiesta competenza, creatività, manualità e tecnica. Ma la cosa più importante è che bisogna costantemente rimanere aggiornati, dato che il mondo del video è in continua evoluzione e le regole cambiano velocemente.
Le aziende investono sempre di più sulla comunicazione e la pubblicità attraverso il Web. Ecco che diventa importante per gente come noi rimanere al passo con i tempi, per poter offrire sempre prodotti nuovi e stimolanti.
In questo articolo parleremo del video per eccellenza: il video VIRALE!
La prima domanda che mi porrei nel cercare di realizzare un virale è: per quale motivo voglio fare un video virale? È solo una questione di piacere personale oppure ho uno scopo pubblicitario commerciale ?
Questo è importante saperlo prima, in modo da poter adottare differenti strategie. Come vi renderete conto leggendo, ci sono accorgimenti diversi in base al nostro scopo.
Il video virale è nato in questi ultimi anni grazie a piattaforme come YouTube e a social media come Facebook, Twitter, Instagram, e sfrutta la possibilità di condividere i contenuti con altri utenti.
La CONDIVISIONE: è proprio su questo principio che si basa la divulgazione e il successo di un video virale, cioè più esso sarà condiviso e maggiore sarà l’attenzione mediatica e la divulgazione.
Se ci pensate lo dice la parola stessa, virale, espandersi come un virus!
Prendiamo ad esempio una mia realizzazione, Easydive Addict.
L’intento in questo video è di raccontare la dipendenza da un oggetto, in questo caso una custodia subacquea universale per smartphone prodotta dall’azienda italiana Easydive, leader nel settore.
La custodia in questione permette di fare foto e video con il telefono sott’acqua e io ho ideato una gag comica che lo raccontasse senza troppe parole, uscendo un po’ fuori dal contesto, strausato, in cui si muove l’azienda: il mare, le immersioni subacquee, la fotografia e la video ripresa subacquea.
Guardatelo e ditemi se ho raggiunto lo scopo.
Come avete potuto vedere è un video corto con un linguaggio pulito ed essenziale, il suo punto di forza è l’idea!
Beh, qui si potrebbero spendere 1000 parole, ma la verità è che non c’è una regola precisa. Sebbene sia chiaro l’obbiettivo finale del video virale, rimangono piuttosto sottili e a volte difficili da individuare delle vere e proprie regole.
La divulgazione di un video virale non è scontata, a volte può essere un evento assolutamente casuale oppure può essere sapientemente studiata a tavolino per uno scopo pubblicitario.
Proviamo a stendere delle linea guida di base:
- lavorate sul contenuto
- scegliete un buon titolo
- formato full HD, 4K, video verticale
- durata tra i 15” e i 60” può arrivare fino a 3′
- scegliere una bella immagine di anteprima
- caricatelo su YouTube
- scegliete con cura le parole chiave per l’indicizzazione
- usate una bella musica
Ecco, le linee guida potrebbero essere queste, ricordatevi però che di base c’è sempre un’idea, una vostra idea!
Quando state realizzando un virale, quindi, dovrete ricordare che:
l’utente decide di vedere il vostro video perché ha una foto di anteprima particolare e perché il titolo è accattivante; resta attaccato al video perché le prime immagini lo hanno catturato (primi 5” sono fondamentali); lo guarda tutto perché dura poco e come ultimo, ma non meno importante, il contenuto deve poterlo divertire, emozionare o stupire. A a questo punto, se avete fatto tutto bene e l’idea è originale, scatta la condivisione!
E se volessimo invece fare un video pubblicitario?
Se il vostro intento è quello di pubblicizzare un prodotto, le cose cambiano. Oltre alle linee guida sopra elencate, dovrete tenere conto di altri fattori fondamentali.
Essendo un video a scopo pubblicitario e volendo ottenere la massima divulgazione bisognerebbe:
- usare il prodotto da pubblicizzare in maniera discreta, facendolo vedere in maniera chiara, ma non insistente;
- non far intuire all’utente che sta guardando una pubblicità fino alla fine;
- utilizzare il logo solo alla fine;
- usate influencers, blogger e senders per la divulgazione: le prime 24h sono fondamentali.
Ricordatevi che i video virali non viaggiano sui classici canali pubblicitari e non devono essere percepiti come tali. Solo in questo modo si otterranno i risultati desiderati.
E sull’onda della “condivisone” vi dico una cosa che mi ha insegnato un mio caro amico tanti anni fa durante un lavoro:
Per avere successo ne mondo del web, un video devi poterlo guardare anche senza audio e deve catturarti nei primi 5”!