Le giornate mondiali sui social media

Le strategie di marketing sui social media devono costantemente adattarsi per rimanere rilevanti e coinvolgenti e questo è sempre più difficile. Un tempo, le giornate mondiali rappresentavano una miniera d’oro per i marketer: occasioni prefabbricate per generare contenuti tematici, aumentare l’engagement e mostrare il lato umano e consapevole dei brand. Tuttavia, la saturazione e la prevedibilità di questo approccio stanno rapidamente erodendo la sua efficacia. L’utilizzo delle giornate mondiali nei contenuti social è diventato spesso obsoleto e i social media manager devono innovare le loro strategie per rimanere sul pezzo.

I principali motivi per cui le giornate mondiali hanno rotto il …

1 gennaio, Giornata mondiale della pace
2 gennaio, Giornata mondiale dell’introverso
3 gennaio, Giornata mondiale del Benessere Mente-Corpo

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Non abbiamo bisogno della giornata internazionale delle “sciocchezze” e il mondo sarebbe un posto migliore senza di essa. Se senti che qualcosa vale la pena di essere ricordato o onorato, allora adegua la tua vita di conseguenza.

Con ogni giorno dell’anno dedicato a una qualche “giornata mondiale,” i feed dei social media sono diventati prevedibilmente saturi di contenuti simili. Questo non solo rende più difficile per i messaggi di un singolo brand distinguersi, ma può anche generare fatica e disinteresse tra gli utenti. Inoltre, molti di questi post appaiono forzati o poco sinceri, minando la fiducia e l’autenticità percepita del brand.

I consumatori di oggi sono estremamente abili nel riconoscere contenuti genuini rispetto a quelli che sembrano essere stati creati per cavalcare l’onda di un trend. Utilizzare le giornate mondiali come spunto per i contenuti può spesso apparire come un tentativo disperato di rimanere rilevanti, piuttosto che come un contributo significativo alla conversazione. Questo approccio può alienare l’audience invece di coinvolgerla.

Focalizzandosi su eventi globali generici, i brand perdono l’opportunità di personalizzare i loro messaggi per le specifiche esigenze e interessi del loro target di riferimento. Con la personalizzazione chiave per l’engagement, questo può essere un grave errore. I consumatori si aspettano che i brand comprendano le loro esigenze uniche e riflettano questi insight nei contenuti che creano.

Ma allora perché vengono utilizzate?

Le giornate mondiali sono facili spunti per produrre contenuti sterili: offrono l’unico vantaggio di riempire una casella in piani editoriali di social media manager pigri o sottopagati che cercheranno di convincervi che queste celebrazioni possono contribuire a migliorare la visibilità del brand, rafforzare la connessione con l’audience e sostenere cause importanti.

Le giornate mondiali tendono a generare molto rumore sui social media e, se un tempo poteva aver senso, ora è diventato in molti casi un fastidioso fracasso.

Le giornate mondiali spesso si concentrano su temi importanti come la salute, l’ambiente, la giustizia sociale e l’educazione. Condividendo un post, i brand pensano di poter dimostrare il loro impegno nei confronti di queste cause, allineandosi con i valori dei loro consumatori e costruendo una reputazione positiva. Questo approccio apparentemente etico e socialmente responsabile è in realtà spesso una scelta di comodo poco naturale. Siamo tutti sensibili all’importanza di terra, acqua, salute mentale e anche del gatto nero ma non è necessario dedicare a tutti gli argomenti la nostra voce.

Un’azienda può condividere sicuramente alcune giornate mondiali ma quando queste servono a riempire un piano editoriale senza una vera e riconosciuta condivisione dei valori, diventano persino fastidiose.

Le giornate mondiali sono spesso antagoniste della creatività necessaria come fonte d’ispirazione per contenuti originali e personali. Questi eventi però possono offrire comunque l’opportunità di esplorare nuovi angoli narrativi, sperimentare con diversi formati di contenuto e raccontare storie uniche che possono distinguere il brand dalla concorrenza.

Quando invece sono sentite e condivise in modo profondo le giornate mondiali forniscono l’occasione perfetta per coinvolgere l’audience in conversazioni significative, incoraggiando le persone a condividere le proprie storie, opinioni ed esperienze. Ma, come già detto, non possono essere molte e devono essere realmente riconducibili al brand che le promuove.

Alternative alle giornate mondiali

I social media manager devono quindi pensare oltre le giornate mondiali e sviluppare strategie di contenuto più originali e personalizzate.
Ecco alcune alternative:

  • Ascolto attivo della community: invece di appoggiarsi a calendari prefabbricati, i brand dovrebbero concentrarsi sull’ascolto attivo delle loro comunità online per comprendere quali temi risuonano di più. Coinvolgere direttamente l’audience attraverso sondaggi, domande e call-to-action può fornire insight preziosi per guidare la creazione di contenuti più rilevanti e coinvolgenti.
  • Narrazione autentica: raccontare storie genuine che riflettano i valori e la mission del brand può creare una connessione emotiva più profonda con la propria audience. Questo approccio può portare a un engagement e una lealtà molto più significativi rispetto ai contenuti generati in modo reattivo.
  • Innovazione e sperimentazione: l’innovazione costante e la sperimentazione con nuovi formati di contenuto (come l’AR, i video interattivi, e i podcast) possono aiutare i brand a distinguersi in un mare di monotonia. Abbracciando le tecnologie emergenti e i trend dei social media, i brand possono creare esperienze uniche che catturano l’attenzione e stimolano l’interazione.

Le giornate mondiali rimangono un elemento da includere con molta parsimonia nei piani editoriali dei social media. Con un approccio strategico e autentico, che sia veramente tale, i brand possono provare a sfruttare questi eventi per migliorare la loro visibilità, rafforzare la connessione con l’audience e sostenere cause importanti, trasformando ogni giornata mondiale in un’opportunità di crescita e impegno significativo.

In tutti gli altri casi l’utilizzo delle giornate mondiali come riempitivo a basso costo è una pessima scelta.

Marco Daturi
Marco Daturi
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