Coltivare il mare: acquacoltura green per proteggere gli oceani

La green economy ha molte belle storie da raccontare, come quella di un pescatore che ha creato un modello per l’acquacoltura green.

Acquacoltura green: la fattoria oceanica di GreenWave

Ecco un bell’esempio di acquacoltura green. Lo ha realizzato un pescatore: lavorando nella pesca industriale si rende conto che tecnologie di pesca sempre più efficienti stanno distruggendo interi ecosistemi, e Bren Smith nel 2014 decide di sviluppare il suo modello di acquacoltura oceanica

Al momento è direttore esecutivo di GreenWave, il suo progetto di fattoria oceanica, che ha vinto nel 2015 il Buckminster Fuller Challenge, è stato elencato dalla rivista TIME tra le 25 migliori invenzioni del 2017 e lui da Rolling Stone come una delle 25 perone che danno una forma al nostro futuro. È riconosciuto per aver proposto una soluzione innovativa nell’agricoltura oceanica sostenibile, un modello per lo sviluppo di fattorie oceaniche multi-specie, che comporta uno spostamento dalla coltivazione di monocolture vulnerabili a ecosistemi vivi, che possono portare a rendimenti più elevati.

Si tratta di un’acquacoltura sostenibile, che produce alti rendimenti e contemporaneamente si ispira agli ecosistemi dell’oceano. Il modello è semplice: alghe, capesante e mitili crescono su corde galleggianti, impilate sopra gabbie di ostriche e vongole, senza aggiunte di mangimi o altre forme di energia dall’esterno. Da queste colture gli agricoltori oceanici possono produrre cibo, fertilizzanti, mangimi per animali, prodotti farmaceutici, cosmetici, biocarburanti e molto altro. Allo stesso tempo le fattorie filtrano gli inquinanti nocivi dall’acqua, sequestrano CO2, sostengono la biodiversità, in breve sono progettate per ripristinare piuttosto che sfruttare all’esaurimento i nostri ecosistemi.

acquacoltura green
Fonte: https://www.greenwave.org

Secondo la World Bank, se circa il 5% delle acque statunitensi fossero coltivate a kelp potrebbero assorbire  135 milioni di t  di CO2. I mangimi derivati dal kelp inoltre riducono le emissioni di metano da parte di bovini e ovini di una cifra variabile tra il 60 e l’80%

Bren Smith definisce il suo sistema, che utilizza l’intera colonna d’acqua, una fattoria 3-D.  Tutto ruota attorno al kelp – un’alga gigantesca con una grandissima produttività, una fonte potenziale di cibo umano, mangime per animali e biocarburante che potrebbe sostituire colture intensive basate sulla terraferma, come il mais e la soia. L’oceano copre il 70% della terra e produce meno del 2% del nostro cibo. Per coltivare il resto, usiamo quasi il 40% della terra del mondo e quasi tre quarti della nostra acqua dolce.

GreenWave ha creato un modello open source che chiunque nel mondo può riprodurre. Anzi, lui stesso provvede alla formazione dei nuovi coltivatori nell’era del cambiamento climatico, nel nome di una blue-green economy.

Non è affatto semplice orientarsi nel variegato mondo del green. Se intendi valorizzare questi aspetti e comunicare come la tua azienda si muova in questo senso, contattaci via mail all’indirizzo info@zeropixel.it!

Massimo Boyer
Massimo Boyer
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