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Microsoft, Starbucks, Sony e un numero crescente di grandi corporation americane hanno deciso di sospendere la pubblicità su Facebook.
Perché grandi aziende hanno sospeso la pubblicità su Facebook?
Il motivo comune è legato alla presunta incapacità di Facebook di contrastare l’odio, il terrorismo e la disinformazione dilagante delle fake news.
Il messaggio di Sony è chiaro, ma fa un po’ sorridere: “A sostegno della campagna #StopHateForProfit, abbiamo sospeso a livello globale la nostra attività su Facebook e Instagram, compresi pubblicità e contenuti non pagati, fino alla fine di luglio. Sosteniamo il lavorare (e giocare) insieme per sempre.”
Questo messaggio sembra più un risparmio sui costi temporaneo che una scelta definitiva, anche perché dopo agosto Sony dovrà promuovere la nuova PS5 e siamo pronti a scommettere che tornerà anche sulle piattaforme di Facebook Inc.
Un mese di mancati investimenti di Sony può far sorridere Zuckerberg. Facebook dovrà però riflettere sulle mosse di altri inserzionisti come Coca Cola, Verizon, Unilever, Honda e altri che hanno interrotto le loro spese pubblicitarie sulla piattaforma riallocandole in toto, o almeno in parte, su altre piattaforme o altri strumenti digitali.
Pubblicità su Facebook: la nostra esperienza recente
Da anni gestiamo i budget pubblicitari di molti clienti e i social network sono sempre un canale importante per molti.
Lasciando perdere ideologie e possibili strumentalizzazioni politiche, anche noi come Zero Pixel abbiamo però ridotto notevolmente gli investimenti pubblicitari su Facebook, cancellando alcune campagne nell’ultimo mese.
Il motivo reale è legato al peggioramento delle performance delle campagne stesse, che hanno visto lievitare notevolmente i costi dei risultati. Da un costo ottimizzato di 0.17-0.18 si è passati a 1.36 euro sugli stessi target.
I budget pubblicitari dei nostri clienti meritano la massima attenzione.
Diventa difficile spiegare come mai ora i risultati ottenuti siano inferiori a quelli di qualche mese fa. Per questo vogliamo chiarire con gli account di Facebook e attendere un paio di mesi per vedere cosa succederà.
Aspetteremo quindi dopo l’estate prima di riattivare le sponsorizzate, per vedere come si saranno modificati i costi. Effettueremo nuovi test A/B e nuove valutazioni sempre in ottica di massimizzazione dei ritorni sugli investimenti.