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Cinzia Bianchin si occupa di consulenza immobiliare all’interno di una grossa agenzia del settore: ora ha deciso di aprire un sito web tutto suo.
Intervista a Cinzia Bianchin, agente immobiliare a Torino
Ciao Cinzia, grazie per esserti presa del tempo per rispondere alle nostre domande. Puoi raccontarci come sei diventata agente immobiliare?
Sono diventata agente immobiliare un po’ per caso. Prima facevo la consulente aziendale e mi occupavo di trattative di merci o servizi per conto terzi.
Nel frattempo, una decina di anni fa, mi sono trovata a dover gestire un piccolo patrimonio immobiliare della famiglia allargata e mi sono accorta che avevo bisogno di essere più preparata. Così ho cominciato a frequentare corsi per la gestione degli affitti e la gestione di immobili (lato amministratore di condominio).
Strada facendo mi sono resa conto che il settore immobiliare mi piaceva molto, così nel 2016 ho preso il patentino di agente immobiliare e ho iniziato ufficialmente la mia carriera di consulente immobiliare.
Puoi spiegarci il tuo approccio verso i clienti e come riesci ad capire i loro desideri?
Capire i desideri dei clienti non è affatto facile. É un lavoro paziente che richiede di poter entrare in empatia con loro.
Sulle prime non percepiscono la complessità del mio lavoro e la quantità di informazioni necessarie per svolgerlo al meglio e sono costretta, con la maieutica, a tirare fuori i loro pensieri più nascosti, anche quello che non vorrebbero dire.
Nel caso di chi vende, per fare un esempio, il fatto che credono che la provvigione sia immeritata e costosa. O nel caso di chi compra, la preoccupazione di non ottenere un mutuo sufficiente a coprire la cifra che permetterà loro di comprare la casa che desiderano.
In ambedue i casi è per me importantissimo che il cliente sia completamente soddisfatto: il che significa che deve aver potuto avere l’occasione di chiarire ogni minimo dubbio, anche quelli che si vergogna di verbalizzare. Solo così potranno essere soddisfatti del lavoro e, va da sé, farmi una buona pubblicità.
Come mai hai deciso di aprirti un sito web personale? Che importanza ha per te e il tuo lavoro?
Ho sempre pensato che una maggiore visibilità fosse una meta alla quale tendere ma, sopraffatta dai ritmi di lavoro, non avevo mai trovato il tempo di occuparmene. Poi, il lockdown ha costretto tutti a casa e ho pensato che fosse arrivato il momento giusto per dedicarci del tempo. Conoscevo Marco e gli ho telefonato spiegando il mio problema.
Hai aperto anche delle pagine social, su Facebook e LinkedIn: in che modo ti potranno essere utili questi strumenti?
Confesso che sono ancora una principiante perché ancora oggi tendo a non programmare correttamente quella parte del mio lavoro che, solo all’apparenza, è secondaria.
Ho già notato, in pochissimo tempo, come la mia popolarità come consulente immobiliare sia aumentata anche tra gli amici che mi conoscono da sempre.
Ho in mente diverse “campagne” da pubblicare sui social per invogliare anche altri, che non mi conoscono o mi conoscono poco, a visitare il mio sito internet.
Ti sei trovata bene a lavorare con noi di Zero Pixel?
Con Marco, Laura e Sara mi sono trovata benissimo. Il lockdown non è stato un problema. Sempre pronti a qualunque chiarimento, ognuno nel proprio ambito, e sempre disponibili. In poco tempo abbiamo chiarito ciò che mi serviva e realizzato il sito che ora, grazie alla loro pazienza, sono in grado di gestire da sola.