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Abbiamo intervistato Sergio Cristiani, fondatore di Birrificio Oltrepò, in occasione del lancio del loro nuovo sito.
Intervista a Sergio Cristiani, titolare di Birrificio Oltrepò
Buongiorno Sergio. Com’è nato Birrificio Oltrepò? Cosa vi contraddistingue come birrificio artigianale?
Il Birrificio Oltrepò è nato nel 2014 dalla passione di 4 amici, che hanno in comune la passione per l’Oltrepò. La nostra caratteristica peculiare è l’utilizzo di miele di piccoli produttori della zona per brassare le nostre birre.
Che tipologie di birre artigianali proponete? La Castana si è anche aggiudicata dei premi, giusto? Quali sono le novità introdotte di recente?
Premetto che la dicitura “Birra artigianale” è da qualche anno protetta dalla legge. Posso fregiarsi di tale dicitura solo i birrifici che:
- non pastorizzano;
- non microfiltrano;
- producono meno di 200.00 hl annui.
e soprattutto che siano legalmente ed economicamente indipendenti da qualsiasi altro birrificio.
Le birre da noi prodotte possono pertanto essere considerate “Birre artigianali”: tecnicamente si tratta di birre ad alta fermentazione (della famiglia delle Ale, di stampo belga/inglese).
Produciamo 7 tipologie di birre e due barricate. La birra d’ingresso, cioè quella più “semplice”, è la Oltre, prodotta con puro malto d’orzo, luppoli nobili mitteleuropei. Poi, sempre tra le chiare, abbiamo la Taraxa, una saison con miele di tarassaco e pepe, ideale con pancetta e fritti di pesce.
Passando alla famiglia delle ambrate, abbiamo la Lapa, una american pale ale, la più amara tra le nostre birre, grazie ai luppoli americani con una chiusura ingentilita dal miele di tiglio.
Passiamo poi alle scure: la nostra stout è l’Astuta e chiude dolce di caramello grazie alla melata.
Poi abbiamo una particolarità: una italian grape ale (IGA) ottenuta con abbondante utilizzo di mosto di pinot nero, la Ibriga, che è la birra più “forte” con i suoi 10 gradi.
Ed infine la nostra birra più famosa, la Castana, in cui il nostro miele di castagno caratterizza una bevuta inconfondibile, grazie anche al contributo di luppoli australiani. La Castana viene prodotta anche con anice stelato, ideale per i mesi più freddi nella versione “Hiver”.
Infine, Castana Hiver e Ibriga sono prodotte anche nella versione barricata, con passaggio di almeno 12 mesi in botti di rovere che contenevano chardonnay.
La Castana ha ottenuto parecchi riconoscimenti, sia a livello nazionale che internazionale. Si è infatti aggiudicata per ben due volte la medaglia d’argento nella categoria “Birre al miele” a “Birra dell’anno”, l concorso indetto da Unionbirrai ed è stata “Grande Birra Slow Food” nella guida alle birre del 2019. E soprattutto, nel 2017, si è aggiudicata la medaglia di Bronzo al Brussels Beer Challenge, un vero e proprio “Campionato del Mondo” in cui partecipano anche birre industriali.
Recentemente abbiamo introdotto una birra prodotta in collaborazione con alcuni nostri clienti: si tratta di una session IPA in cui sono presenti malti d’orzo e di frumento ed un tocco fresco ed amaro di luppoli americani. Questa birra non esce a nostro marchio, ma in collaborazione con i nostri clienti, che si possono assicurare la disponibilità di una birra sempre fresca ed in esclusiva territoriale.
Cosa ti ha spinto a decidere di rinnovare il vostro sito web?
L’attività sulla rete è fondamentale per il nostro prodotto. I social permettono di farsi conoscere, ma un punto di informazione completo e professionale come un sito web è fondamentale.
Per questo, dopo aver sviluppato attività su Facebook ed Instagram, abbiamo deciso di aggiornare il sito, con la descrizione di tutte le nostre birre in italiano ed inglese; visto che stiamo spingendo molto anche sull’internazionalizzazione era necessario presentarsi con un’adeguata vetrina.
Come utilizzate i social? Che riscontri avete?
I social sono fondamentali per la birra artigianale. Utilizziamo soprattutto Facebook, dove abbiamo circa 2.500 followers.
Tramite social comunichiamo la nostra presenza ad eventi fieristici (quando si potevano fare) e pubblicizziamo anche abbinamenti cibo-birra, che si possono trovare presso i nostri clienti.
I riscontri sono ottimi e ci permettono di mantenere viva una cmmunity che ci segue sempre con curiosità ed interesse.
Ti sei trovato bene a lavorare con noi di Zero Pixel?
In Zero Pixel ho trovato i partner ideali per sviluppare dapprima il nuovo sito web e, in previsione, anche il blog con cui informeremo i nostri clienti delle varie attività.
So di poter contare su un team di professionisti che può affiancarmi anche nelle fasi successive di sviluppo delle attività promozionali su web e social, a seconda delle opportunità che il mercato ci offrirà.