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Zostera marina è una fanerogama marina, cioè una pianta superiore, che si riproduce mediante semi.
Vive nei settori settentrionali degli oceani Atlantico e Pacifico, e nel Mediterraneo, dove però è rara.
Il suo seme somiglia a quello di alcune graminacee terrestri, come il riso o il frumento, con il vantaggio di essere naturalmente privo di glutine, quindi consumabile anche da chi è intollerante.Ángel León è uno chef, che ha assaggiato il seme della Zostera e in collaborazione col Banco di Santander ha deciso di utilizzarlo per le sue ricette.
Il principio su cui si basa la sua ricerca è che la Zostera cresce in mare, non ha bisogno di acqua dolce, la cui disponibilità pare che andrà diminuendo in futuro.
Si tratta di un progetto molto green, anche se l’attore principale preferisce non parlare di sostenibilità, in quanto la ritiene un concetto di moda, esclusivamente tirato in ballo per ragioni di marketing.
Invece a nostro parere il progetto è serio e meritevole di essere sviluppato. Magari la produzione della Zostera marina non riuscirà a sfamare il mondo, ma vale la pena di provare.
León non sta con le mani in mano, e sta già lavorando ad un altro progetto per rendere appetibile la carne delle meduse, un’altra risorsa derivata dal mare, e in forte aumento, ma questo è un altro discorso.