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Lorikeet, nuova applicazione dell’azienda KFI, unisce il processo di acquisto digitale al punto vendita fisico, creando così un Hybrid Shop.
Nasce il negozio 4.0: fisico e digitale si uniscono nell’applicazione Hybrid Shop di KFI
L’azienda leader nell’implementazione di soluzioni della supply chain, ha sviluppato una soluzione nativa Android che mette il punto vendita e l’e-commerce in un unico spazio
Il negozio diventa 4.0. Fisico e digitale si uniscono nell’hybrid shop progettato da KFI. L’azienda di Binasco, leader nell’implementazione di soluzioni integrate per la tracciabilità e la gestione di tutte le fasi della supply chain, ha infatti sviluppato una soluzione nativa Android in grado di trasformare il negozio tradizionale in uno spazio, dove il concetto di retail si unisce alla logistica, gestendo processi relativi all’e-commerce.
«La pandemia ha accelerato un percorso di cambiamento importante: l’impulso registrato dalle vendite online nei difficili mesi di chiusura ha dato una nuova definizione dei processi di acquisto. Per quanto la vendita al dettaglio tradizionale sia stata messa in difficoltà, non è andata però in crisi l’esperienza di acquisto che un cliente fa sia in negozio che on-line. Infatti, in previsione di un acquisto, sempre di più il cliente va a far combaciare un’intensa attività di scouting su internet con una parte più fisica, ovvero recarsi in negozio per “toccare con mano” un determinato prodotto. È quindi un approccio ibrido», premette Ivan Conte, Business Development Manager di KFI. «La nostra soluzione Hybrid Shop mette a disposizione del retailer funzionalità operative che associano l’esperienza dell’e-commerce con l’esperienza del punto vendita».
Cosa significa? «La gestione dei processi del punto vendita, su un’unica piattaforma nativa Android. La soluzione applicativa Lorikeet permette di incrociare aspetti prettamente logistici con quelli tipici del punto vendita, semplificando le mansioni dell’addetto alle vendite e agevolando le operazioni di backoffice del negozio: dall’entrata della merce alla messa in stock, dalla ricerca di un articolo fino alla preparazione fino sua uscita. Inoltre, grazie all’utilizzo della realtà aumentata, con la lettura del barcode, ma anche con l’utilizzo della fotocamera del device che permette di leggere più codice prodotti contemporaneamente, avere tutte le informazioni necessarie su un determinato articolo: taglie, colori, materiali e disponibilità in magazzino o in altri negozi affiliati», spiega Conte.
Una volta individuato il prodotto da comprare, l’applicazione di KFI permette al retailer di rispondere all’esigenza di acquisto in diverse modalità. «Il retailer può inviare il prodotto direttamente a casa del cliente, oppure prepararlo per il suo ritiro in negozio». La distanza tra fisico e digitale viene così azzerata. Innanzitutto, prosegue il Business Development Manager di KFI, «la gestione di un ordine e-commerce non è più centralizzata nei magazzini centrali, ma localizzata: il negozio è infatti in grado di preparare e organizzare la spedizione, ottimizzando i costi di logistica e velocizzando i tempi di consegna. Il punto vendita diventa un vero e proprio centro di distribuzione a livello locale». Non certo secondo, garantisce l’esperienza di vendita al consumatore che vuole toccare, provare, sentire un prodotto. «Questa soluzione risponde ai comportamenti emergenti dei consumatori. Mette al centro il cliente lungo tutto il suo processo di acquisto, indipendentemente da dove esso si origini e si concluda: in negozio, sul computer o sullo smartphone. Tutto si muove attorno alla user experience del consumatore, nella convinzione che per quanto il digitale sia importante, non riuscirà mai a scalfire alcuni aspetti che solamente un punto vendita è in grado di garantire».