La commedia dei premi “vanità” nel mondo aziendale

Il mondo dei premi aziendali! Un luogo dove ogni impresa può brillare sotto la luce abbagliante del riconoscimento… a patto di pagare il giusto prezzo. E non parliamo di meriti, ma di denaro contante.
Queste “onorificenze” si trasformano spesso in comiche (e costose) farse, valide solo per gli stolti.

La logica commerciale dietro i premi “vanità”

Iniziamo con la necessaria comprensione di cosa siano realmente questi premi.
Nominati spesso con titoli altisonanti come “Leader dell’Innovazione Globale” o “Eccellenza Imprenditoriale Europea” o “Avvocato dell’anno”, questi riconoscimenti suonano come la chiave per il paradiso della credibilità aziendale. Tuttavia, il loro vero scopo è spesso nascosto dietro una facciata di esclusività. In pratica, è sufficiente che un’azienda “dimostrare” il suo valore con una sostanziosa somma di denaro per essere inclusa nell’olimpo dei vincitori. Non è una novità, sono già stati denunciati da moltissime realtà, eppure, c’è sempre qualcuno che li desidera e soprattutto, che trova il coraggio di vantarsene inserendoli sui propri company profile o siti internet.

Molti di questi premi vengono offerti da entità che esistono principalmente online, dove la creazione di un sito web prestigioso è un gioco da ragazzi. In diversi casi però sono organizzati da realtà già note che li inseriscono come ‘servizio extra’ a clienti e potenziali clienti. Queste organizzazioni possono non avere alcuna autorità o legittimità nel campo che pretendono di celebrare, ma ciò non le impedisce di giudicare gli “eccellenti” standard altrui.
Il costo per ricevere il premio? Spesso oscilla tra le centinaia e le migliaia di euro, a seconda della “visibilità” promessa.

premi vanità aziendali

Perché partecipare? il fascino irrazionale

Il motivo per cui tante persone cadono in questa trappola è semplice: vanità e desiderio di approvazione. Un premio vanità accarezza l’ego, promettendo di mettere in luce successi spesso auto-attribuiti. È una specie di placebo del marketing: fa sentire meglio senza curare alcun male. Partecipare a questi premi può sembrare un rapido acceleratore di reputazione, specialmente per le aziende nuove o quelle in difficoltà che cercano disperatamente di guadagnarsi un posto al sole.

I costi nascosti: non solo monetari

Partecipare a questi concorsi ha un costo che va oltre la semplice quota di iscrizione.
C’è il rischio di danneggiare seriamente la propria reputazione e quella dell’azienda. Essere associati a premi il cui unico criterio di selezione è la capacità di pagare può svalutare qualsiasi legittimo riconoscimento futuro. Inoltre, la risorsa più preziosa sprecata è il tempo: ore che potrebbero essere spese per strategie di marketing autentiche o per migliorare il prodotto o il servizio offerto.

La Hall Of Shame dei premi vanità

I premi vanità nel mondo aziendale sono un po’ come le sirene di Ulisse: seducenti ma pericolosi. Offrono una promessa di gloria che è, nella migliore delle ipotesi, una brillante illusione, e nella peggiore, una trappola costosa.
Le aziende farebbero bene a navigare con cautela in queste acque, investendo piuttosto in veri successi che possono essere davvero vantaggiosi, piuttosto che comprare un pezzo di carta che promette molto ma offre poco.

Dunque, prima di lasciarvi sedurre da questi luccicanti ma ingannevoli premi, considerate se il gioco vale davvero la candela. O forse, più appropriatamente, se il trofeo vale davvero quella cifra. Non lasciate che la vostra legittima ricerca di successo venga oscurata da queste comiche distrazioni.

Il vero riconoscimento viene dal duro lavoro, dall’innovazione e dalla reale soddisfazione dei vostri clienti – premi che nessuna quota di iscrizione potrà mai comprare.

L’epilogo inevitabile

Una volta che il pagamento è stato effettuato, potreste ricevere un trofeo o una placca, spesso accompagnati da un certificato che potrebbe sembrare figo appeso nel vostro ufficio. Ma non lasciatevi ingannare: il valore di questi simboli è spesso inversamente proporzionale alla loro brillantezza. Mentre la placca raccoglie polvere, la realizzazione che il riconoscimento è vuoto e senza sostanza diventa sempre più evidente.

La morale della storia? In un’epoca dove l’autenticità è più preziosa che mai, impegnatevi a costruire un’impresa che sia degna di vero riconoscimento, senza ricorrere a scorciatoie dorate che promettono molto ma offrono poco. Lasciate che siano i vostri clienti e i vostri risultati a parlare per voi, e scoprirete che i premi più gratificanti sono quelli guadagnati con impegno e integrità, non quelli acquistati con un assegno.

In definitiva, i premi vanità sono un perfetto esempio di quel detto tanto caro al mondo dello spettacolo: “Tutto fumo e niente arrosto”. Come in una commedia di Shakespeare, essi offrono un intrigo e una promessa, ma sotto la superficie scintillante, non c’è niente di solido.

Per una azienda che cerca di costruire una reputazione duratura, questo è un copione da cui è decisamente meglio stare alla larga.

Marco Daturi
Marco Daturi
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