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La paura della censura su Internet è sempre dietro l’angolo. Con la nuova legge UE sul copyright, che ha passato il primo voto, ma che necessiterà dell’approvazione parlamentare per diventare legge a tutti gli effetti, questa paura si fa più concreta.
Nuova legge UE sul copyright: perché ha sollevato tante critiche?
Un primo passo è stato fatto verso una legge che potrebbe cambiare Internet così come lo conosciamo.
Il 20 giugno la JURI, Commissione Giuridica del Parlamento Europeo, a votato a favore della direttiva sul copyright.
Nonostante vi siano contenuti doverosi aggiornamenti al linguaggio tecnico in materia di diritto d’autore, vi sono un paio di articoli che hanno destato le proteste di colossi come Wikipedia:
- Art. 11: una “link tax”, che obbligherebbe piattaforme online come Google e Facebook a comprare licenze dagli editori per poter condividere i link alle notizie;
- Art. 13: un filtro agli upload, per cui qualsiasi contenuto che verrà caricato in rete in UE sarà soggetto a un controllo per la violazione di copyright.
I legislatori dell’UE che hanno espresso critiche verso questa nuova proposta di legge sottolineano che, benché questi articoli siano stati formulati in buona fede, potrebbero invece causare danni ai detentori dei diritti che vorrebbero proteggere.
Non potrà diventare legge senza la votazione da parte del Parlamento Europeo
Entrambi gli articoli sono stati approvati dalla JURI, ma non entreranno in vigore senza l’approvazione dell’intero Parlamento Europeo in sessione plenaria. Non ancora una data ufficiale per questa votazione, ma dovrebbe ragionevolmente tenersi tra dicembre e la prima metà del 2019.
Ma le proteste sollevate da Wikipedia, che si è resa inaccessibile per un giorno intero, assieme al volume di chiamate, messaggi ed e-mail ricevute dai parlamentari UE stanno avendo i loro effetti: probabilmente non ci sarà un maggioranza che possa far sì che questa direttiva diventi effettivamente legge, anche in vista delle Elezioni Europee in maggio 2019.
Se la nuova legge UE sul copyright fosse approvata così com’è, si avrebbero effetti devastanti.
L’Art. 13, ad esempio, richiederebbe la creazione di un filtro automatico per tutti i contenuti che vengono caricati online in UE, confrontandoli con un database di licenze. Il sistema sarebbe costosissimo da mettere in piedi, impossibile da mantenere aggiornato e facile preda degli hacker.
Trasformerebbe Internet in uno strumento di sorveglianza e controllo dei suoi utenti.
Ci auguriamo che questo non accada, ma possiamo solo aspettare e vedere se Internet come lo conosciamo ora sopravviverà!