Il futuro della SEO nell’era degli assistenti AI con capacità di ricerca diretta

La Search Engine Optimization (SEO) è sempre stata fondamentale per migliorare la visibilità online, ma sta subendo trasformazioni significative con l’ascesa degli assistenti AI come Google Assistant, Siri di Apple e Alexa di Amazon. Queste tecnologie stanno cambiando il modo in cui gli utenti cercano e consumano informazioni online, passando da ricerche basate su parole chiave a interazioni più naturali e conversazionali.

Questo cambiamento implica nuove sfide per i professionisti SEO, che ora devono ottimizzare i contenuti non solo per i motori di ricerca tradizionali, ma anche per essere efficacemente interpretati e scelti dagli AI.

Panoramica su AI e assistenti vocali

L’Intelligenza Artificiale (AI) si riferisce a sistemi o macchine che simulano l’intelligenza umana per eseguire compiti e migliorare autonomamente attraverso l’apprendimento e l’acquisizione di informazioni. Gli assistenti vocali (Google Assistant, Siri e Alexa) invece sono applicazioni specifiche di AI che interpretano comandi vocali e rispondono attraverso la sintesi vocale, facilitando interazioni simili a quelle umane.

Intelligenza Artificiale AI

Assistenti vocali AI

Funzionalità e utilizzo

Gli assistenti AI, inclusi quelli vocali, sono impiegati in una varietà di funzioni quotidiane. Vanno dalla gestione di attività domestiche tramite dispositivi smart, all’assistenza in navigazione e alla riproduzione di musica. Nella ricerca online, questi assistenti permettono agli utenti di fare domande in forma naturale, come “Che tempo fa oggi?” o “Chi ha vinto il premio Nobel per la pace quest’anno?”, e ricevere risposte immediate.

Differenze chiave nella ricerca online

Mentre gli assistenti AI tradizionali possono lavorare sia con testo che con input vocale, gli assistenti vocali sono principalmente attivati dalla voce. Una differenza significativa nella ricerca online tra questi due è il contesto: gli assistenti vocali tendono a gestire query in sessioni conversazionali, mantenendo il contesto tra le domande mentre la ricerca AI tradizionale può non mantenere il contesto senza integrazioni specifiche.

Inoltre, gli assistenti vocali spesso semplificano le risposte per adattarle a una comunicazione veloce e diretta, mentre gli AI non vocali possono fornire risposte più dettagliate e documentate.

Differenze nelle modalità di ricerca tra assistenti AI vocali e AI basati su testo

Esempio di Ricerca: “Che tempo farà domani a Milano?”

Questo esempio aiuterà a illustrare come ciascun tipo di AI gestisce la stessa domanda, evidenziando differenze nel processo di risposta e nei risultati forniti.

Ricerca con Google Assistant (Assistente AI Vocale)

  • Input e interazione: l’utente pone la domanda a voce alta.
    Google Assistant riconosce la voce, interpreta la richiesta e verifica il contesto, se necessario.
  • Ricerca: utilizza il motore di ricerca Google per trovare le previsioni del tempo più aggiornate per Milano.
  • Risposta: la risposta viene data vocalmente, fornendo una panoramica concisa delle condizioni meteorologiche attese, con la possibilità di approfondire ulteriormente su richiesta dell’utente.

Ricerca con ChatGPT (AI Basato su Testo)

  • Input e interazione: l’utente digita la domanda. ChatGPT riceve il testo e analizza la richiesta basandosi sulla conoscenza pre-acquisita o, se abilitato e solo se la ricerca richiede espressamente una ricerca di dati aggiornati, eseguendo una ricerca web.
  • Ricerca: se non abilitato a eseguire ricerche web in tempo reale o se l’input non lo richiede espressamente, ChatGPT si basa sulle informazioni aggiornate fino alla sua ultima formazione per dare una risposta generale basata su dati storici o comuni pattern meteorologici.
  • Risposta: ChatGPT fornisce una risposta testuale dettagliata, potenzialmente includendo informazioni sulle tendenze meteorologiche di Milano in quel periodo dell’anno, con un avviso che l’utente potrebbe voler verificare le previsioni più aggiornate online per avere certezza.

Analisi comparativa

  • Velocità e efficienza: gli assistenti vocali sono generalmente più rapidi nel fornire risposte dirette a domande semplici come le previsioni del tempo, grazie all’accesso diretto a database online in tempo reale.
  • Profondità e dettaglio: gli AI basati su testo possono offrire risposte più dettagliate e contestualizzate, anche se potrebbero non avere accesso immediato a dati in tempo reale senza capacità di ricerca online.
  • Accessibilità e convenienza: gli assistenti vocali sono più accessibili per utenti in movimento o per chi preferisce un’interazione più naturale e umana, mentre gli AI basati su testo possono essere preferibili per chi desidera informazioni più approfondite o ha esigenze di privacy.
Ricerca online AI

Modalità di ricerca online

Mentre l’Assistente Vocale AI utilizza sempre Motori di ricerca tradizionali per rispondere alla domanda che viene fatta, questo non è sempre vero per gli altri AI. Vediamo i principali:

Assistente AI Vocale

Google Assistant (Google): integra al suo interno il motore di ricerca Google di cui è parte integrante

Alexa (Amazon): è in grado di ricercare le informazioni sul motore di ricerca preferito dall’utente.

Siri (Apple): è in grado di ricercare le informazioni sul motore di ricerca preferito dall’utente.

Intelligenza Artificiale AI

ChatGPT (OpenAI): non utilizza direttamente motori di ricerca esterni come Google o Bing per le sue risposte. La risposta è basata su un vasto training set di dati fino a una data di cutoff e può includere la capacità di ricerca in una modalità limitata e controllata se specificamente abilitata e implementata da OpenAI.

Google Gemini (precedentemente Bard): sviluppato da Google e si basa sulla tecnologia di intelligenza artificiale di Google, inclusa l’integrazione potenzialmente più stretta con il motore di ricerca di Google per accedere a informazioni aggiornate.

Bing Chat (Microsoft): sviluppato da Microsoft, si appoggia direttamente al motore di ricerca Bing per ottenere informazioni aggiornate e fornire risposte agli utenti.

Perplexity: si presenta come una piattaforma di AI per risposte basate sulla ricerca, che utilizza diverse fonti online per aggregare e sintetizzare informazioni. Anche se non è specificato chiaramente se utilizza un motore di ricerca come Google o Bing, è probabile che Perplexity acceda a varie fonti online per comporre le sue risposte, potenzialmente includendo l’integrazione con motori di ricerca per alcuni tipi di query.

Nuove strategie SEO per l’era degli AI

Ora che assistenti AI possono eseguire ricerche dirette online e processare richieste in modi sempre più complessi, è necessario adeguarsi a questi cambiamenti che non riguardano solo la tecnologia, ma anche come i contenuti vengono creati, ottimizzati e presentati agli utenti.

  • Focus sul linguaggio naturale: gli assistenti vocali utilizzano un linguaggio più naturale e conversazionale. Le strategie SEO devono quindi evolvere per includere le parole chiave e le frasi che gli utenti probabilmente usano in conversazioni reali, non solo termini che funzionano bene in ricerche testuali tradizionali.
  • Risposte dirette e strutturate: gli assistenti vocali spesso forniscono risposte dirette dalle ricerche, quindi è importante strutturare le informazioni in modo che possano essere facilmente interpretate e utilizzate da questi sistemi.
  • Markup semantico e Schema.org: utilizzare markup strutturato per chiarire il contesto dei dati presentati sul sito, aiutando gli AI a comprendere il contenuto delle pagine in modo più efficace.
  • Accessibilità e navigazione facilitata: assicurarsi che il sito sia facilmente navigabile non solo per gli utenti, ma anche per gli AI, migliorando così la capacità degli assistenti di trovare e utilizzare il contenuto del sito.
  • Integrazione di contenuti multimediali: gli AI possono comprendere e processare vari tipi di contenuti (testo, immagini, video, audio), quindi diventa importante integrare questi elementi in modo strategico per migliorare sia l’engagement che la visibilità SEO.
  • Ottimizzazione multimodale: tutti i media devono essere ben ottimizzati con tag alt per immagini, trascrizioni per video e audio, e descrizioni dettagliate per aiutare gli AI a “comprendere” e indicizzare questi contenuti.

Ottimizzazione del sito per le ricerche online di ChatGPT

Come visto prima, ChatGPT4 al momento è l’unico AI che per ottenere informazioni online non si appoggia in modo diretto ad uno o diversi motori di ricerca (ChatGPT 3.5 non può fare ricerche online). Lo strumento di navigazione, integrato per la ricerca di informazioni online, è progettato per accedere a una vasta gamma di fonti e recuperare contenuti pertinenti basati sull’accuratezza e la rilevanza rispetto alla domanda. Tuttavia, è importante notare che ogni motore di ricerca o strumento di navigazione può essere in qualche modo influenzato dalle tecniche di Search Engine Optimization (SEO) utilizzate dai siti web per migliorare la loro visibilità.

Ecco alcuni punti chiave su come questo strumento di navigazione gestisce la SEO e la ricerca di informazioni:

  1. Rilevanza e contesto: il focus principale è trovare informazioni che sono strettamente correlate alla domanda. Anche se un sito è ottimizzato per apparire alto nei risultati di ricerca tradizionali, la sua utilità nella ricerca è determinata dalla pertinenza e dalla qualità delle informazioni che fornisce.
  2. Affidabilità delle fonti: sono preferite fonti riconosciute per la loro affidabilità e autorevolezza. Questo include istituzioni accademiche, pubblicazioni rispettate, e altri media credibili, che possono o non possono utilizzare tecniche di SEO aggressive.
  3. Diversità delle fonti: questo strumento di ricerca cerca di includere diverse prospettive quindi non si limita solo ai siti che sono ottimizzati per i motori di ricerca tradizionali, ma cerca anche contenuti che potrebbero essere meno visibili ma altrettanto validi.
  4. Algoritmi interni: come altri motori di ricerca usa algoritmi sviluppati internamente per valutare e filtrare i risultati della ricerca, che possono differire dagli algoritmi utilizzati da motori di ricerca più comuni come Google o Bing.

Anche se la SEO può influenzare la visibilità di certi siti nei risultati della ricerca, la selezione delle fonti è principalmente guidata dalla qualità e dalla rilevanza delle informazioni rispetto alla domanda specifica. Questo aiuta a mitigare l’effetto che la SEO tradizionale può avere sulla qualità delle risposte che vengono fornite.

In conclusione, nonostante le emergenti innovazioni tecnologiche e l’evoluzione delle strategie SEO per l’era degli AI, i principi fondamentali di linguaggio naturale, markup, rilevanza e affidabilità rimangono saldamente al centro delle pratiche ottimali.

Questo non rappresenta, in realtà, una rivoluzione, ma piuttosto una conferma e un’accelerazione del cambiamento di rotta che già stiamo osservando nel mondo del search engine optimization.

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Sara Bargis
Sara Bargis
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